È ormai un anno che, anche a causa del Covid, gli italiani hanno adottato lo Smart Working in maniera massiccia.
Un obbligo per molti, ma anche una scelta che ha senza dubbio tanti aspetti positivi ma anche alcuni difetti.

Tra i lati positivi possiamo enumerare:

  • Più tempo a casa
  • Meno spostamenti ed inquinamento
  • Minori spese
  • Possibilità di gestire meglio il proprio tempo

Ma, specialmente la gestione del tempo a volte può essere un problema perché a casa:

  • Aumentano le distrazioni
  • È più difficile ottenere aiuto dai colleghi
  • È difficile coordinarsi con altri

Inoltre i più organizzati riescono davvero a godere del fatto di non avere controlli diretti, ma la maggior parte delle persone tende a distrarsi, ad assumere abitudini scorrette e, in estrema sintesi, a calare la propria produttività.

Anche in questo caso il welfare aziendale, specialmente te nella propria parte premiale, può essere un valido aiuto.
Può essere infatti un valido sostegno per tutte le persone in difficoltà. Pensiamo alla spesa, ma anche a baby sitter e badanti e alle tante esigenze che può soddisfare in termini di servizi ma anche di flessibilità.
In più consente all’impresa di individuare progetti e attività che meritano premi. Quindi redigere regolamenti ed orientare il personale alla massima produttività.

Avere un obiettivo chiaro e raggiungibile, specialmente quando si è a casa, aiuta a mantenersi concentrati.

Mantenere l’attenzione e avere uno scopo inoltre aiuta il buon umore e permette di non lasciarsi andare o abbattere.

In Welfare Group abbiamo diverse aziende che hanno adottato regolamenti di welfare per i dipendenti in Smart Working ottenendo risultati molto positivi.

I nostri consulenti sono a disposizione per raccontarvi alcuni esempi.