Saper delegare è fondamentale per lo sviluppo di un’azienda.

Dietro alla delega c’è la fiducia verso l’altro. C’è organizzazione del lavoro e dei lavoratori.

Ma delegare non vuol dire scaricare ad un altro un problema.

Dietro alla delega invece c’è formazione e assistenza continua. Insegnare ad altri nel minor tempo possibile ciò che tu hai imparato in anni di lavoro.

La delega, se fatta in maniera corretta, permette la crescita delle persone all’interno delle aziende. Che a sua volta contribuisce alla fidelizzazione dei dipendenti che è sinonimo di servizio di qualità costante.

 

Favorisce appartenenza, favorisce lo spirito di gruppo, la carriera delle persone.

Accentrare o dare dei compiti e abbandonare le persone costituiscono invece un grave freno perché impediscono alle persone di comprendere l’importanza e la delicatezza del lavoro che viene fatto prima di loro e abbassa la qualità generale del servizio con ripercussioni sul fatturato nel lungo periodo.

Il welfare aziendale con regolamenti premiali può essere uno strumento molto efficace da accompagnare alla delega:

⁃ La creazione del regolamento consente di individuare bene i kpi importanti per l’azienda e per i diversi reparti.

L’esposizione dei KPI permette maggiore comprensione da parte di tutti di cosa davvero è importante.

⁃ I premi rappresentano un obiettivo da raggiungere e quindi permettono alle persone di misurarsi e competere.

⁃ Ovviamente se il premio è interessante anche l’aspetto economico davvero permette di fidelizzare le persone.

⁃ Il monitoraggio dei risultati aiuta anche i dirigenti a capire a che punto ci si trova durante l’anno.

 

Un’azienda con un organigramma preciso e un welfare aziendale ben strutturato raggiunge meglio e prima gli obiettivi. È una garanzia per il futuro.

Tutto questo senza spendere nulla perché dal momento che non si pagano contributi e tasse, molto spesso una riorganizzazione di questo tipo permette di risparmiare sul carico fiscale e in sostanza trasformare tasse in premi ai dipendenti.

Non è semplice né banale. Costringe i piccoli imprenditori a ragionare molto sulla loro impresa e a capire cosa funziona bene e cosa può essere migliorato. Non raggiunge il massimo del risultato in pochi mesi.

Ma alla lunga davvero può fare davvero la differenza.

In più è eticamente giusto perché valorizza le persone e permette loro di vivere meglio le ore che passano al lavoro e quelle che passano a casa coi familiari.