Servizi di Welfare - Il tuo Piano Welfare
L'Art 51 del TUIR disciplina la Determinazione del Reddito di Lavoro Dipendente ed anche le relative esclusioni dalla tassazione.
Le leggi di Stabilità 2016 e 2017 nella nuova formulazione della lettera f dell'art 51 del TUIR dispongono che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente una serie di voci riferibili a servizi di Welfare aziendale come le somme, i servizi e le prestazioni erogate dal datore di lavoro in maniera volontaria o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a loro categorie e loro familiari.L'erogazione dei benefit in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento che configuri l'adempimento di un obbligo negoziale, determina la deducibilità integrale dei relativi costi da parte del datore di lavoro ai sensi dell'art.95 del TUIR e non solo nel limite del 5per mille del totale, secondo quanto previsto dall'art 100 del medesimo testo unico. Tale limite di deducibilità continua ad operare invece, in relazione alle ipotesi in cui le opere ed i servizi siano offerti volontariamente dal datore di lavoro.

Premi di risultato
La legge di Stabilità 2017 prevede inoltre che il Premio di Risultato (PDR) che già dalla Legge di Stabilità 2016, gode di un’aliquota IRPEF e addizionali, agevolate del 10% possa essere convertito in beni e servizi Welfare elencati nell’Art. 51 e l’Art.100 del TUIR al verificarsi di determinate condizioni:
Tetto massimo di reddito da lavoro del dipendente inferiore a 80.000 euro
Importo massimo annuale di PDR convertibile pari a 3.000 euro. Per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, l’importo può arrivare a 4.000 euro.
Per definire il PDR gli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, questi devono essere misurabili, effettivamente realizzati e regolamentati da un contratto aziendale o territoriale
La Legge di Stabilità 2017, estende il PDR al settore pubblico oltre che a quello privato

Servizi di Welfare erogabili dall'azienda al lavoratore
Gli strumenti di Welfare devono avere finalità di Educazione, Istruzione, Ricreazione, Assistenza Sociale e Sanitaria, Culto.
In sostanza tutta una serie di offerte e servizi che vanno dai Corsi di formazione e istruzione, abbonamenti o ingressi a cinema, teatro, parchi, palestre, sport, viaggi, biglietteria, attività culturali, terme, atività ricreative varie, fino all'assistenza domiciliare, babysitting, check up medici, cure odontoiatriche, terapie, pellegrinaggi.

Modalità di erogazione
L'art.51 del TUIR, al comma 3-bis recita "ai fini dell'applicazione dei commi 2 e 3, l'erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale".
In sostanza viene definito che i titoli che rappresentano le modalità di erogazione anche se connotati da un valore nominale non configurano denaro. Detti titoli vengono definiti "Voucher" e viene stabilito che: " ...tali documenti non possono essere utilizzati da persona diversa dal titolare, non possono essere monetizzati o ceduti a terzi e devono dare diritto ad un solo bene, prestazione opera o servizio per l'intero valore nominale senza integrazioni a carico del titolare".

Sono previste poi alcune deroghe alle regole generali.
La prestazione rappresentata dal Voucher, fruibile presso una delle strutture convenzionate, deve essere individuata nel suo oggetto e nel suo valore nominale e può consistere anche in somministrazioni continuative o ripetute nel tempo, indicate nel loro valore complessivo, quali ad esempio, abbonamenti, cicli di terapie ecc ecc .

In deroga al principio in base al quale i voucher "devono dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l'intero valore nominale" viene previsto che" i beni e servizi di cui all'articolo 51, comma 3, ultimo periodo del TUIR possono essere cumulativamente indicati in un unico documento di legittimazione purchè il valore complessivo degli stessi non ecceda il limite di importo di 516,46 euro".

In sostanza in un unico Voucher possono essere rappresentati beni e servizi di importo complessivo non superiore a 516,46 euro rimandando anche ad una elencazione o ad una piattaforma elettronica come Welfare Gratis.
Nel caso che la somma dei beni e servizi erogati nell'anno, rimanga sotto ai 258,23 euro in base al comma 3 del'articolo 51 del TUIR ne viene esclusa la concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente in quanto considerati Fringe Benefit. Qualora però il valore dei fringe benefit nel periodo di imposta sia sottoforma di voucher che nelle modalità ordinarie ecceda il citato limite di 516,46 euro, lo stesso concorre interamente a formare il reddito. Per importi superiori a tale limite i voucher devono essere univoci per ogni servizio o prestazione e possono essere richiesti anche tramite piattaforme elettroniche come Welfare Gratis Premium.